Pubblicato il nuovo report sulla mortalità in Italia. Numeri in calo, non ci sono più i picchi dovuti al coronavirus.
ROMA – E’ stato pubblicato il nuovo report sulla mortalità in Italia. I dati del Ministero della Salute confermano un calo rispetto al periodo più grave della pandemia. L’attenzione è stata focalizzata al Nord dove c’è stata una diminuzione del 4% rispetto alla media degli ultimi anni.
Un dato che conferma un Covid-19 meno aggressivo della primavera con i decessi che sembrano essere collegati ad una malattia pregressa con un quadro clinico già compromesso.
Diminuisce il tasso di mortalità in Italia
Il tasso di mortalità in Italia è in netta diminuzione. Per costruire questi dati il ministero della Salute prende in riferimento 19 città capoluogo di provincia con i numeri che vengono presi quotidianamente.
E nel periodo dal 6 maggio al 31 luglio è stata osservato “un trend in diminuzione della mortalità complessiva, che passa da un eccesso significativo pari a +11% a maggio a un valore in linea con le attese nelle prime due settimane di luglio“. Tanto che al Nord il dato ha registrato un -4%.
Coronavirus meno aggressivo?
I dati sembrano confermare le ipotesi avanzate dagli studi di un coronavirus meno aggressivo in questo periodo. L’unico aumento è stato registrato al Centro-Sud. Un incremento che non spaventa gli esperti visto che durante il lockdown le cifre erano rimaste nella media. A pesare anche la crescita dei decessi nella Capitale per il caldo.
Al Nord nelle ultime settimane si è evidenziata una sottomortalità nella classe 65-74 anni che, come scritto da La Repubblica, potrebbe essere attribuita all’effetto harvesting associato al virus. Si tratta di persone positive con patologie pregresse e un quadro clinico ormai compromesso. Una morte alle malattie precedenti e non al Covid-19, individuato come una concausa di questi decessi.
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